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Raccomandazioni DSA
Linee Guida DSA
Disturbi Specifici Apprendimento
La categoria dei Disturbi Evolutivi Specifici di Apprendimento viene convenzionalmente identificata con l’acronimo DSA. Con il termine Disturbi evolutivi Specifici di Apprendimento ci si riferisce ai soli disturbi delle abilità scolastiche, e in particolare a: DISLESSIA, DISORTOGRAFIA, DISGRAFIA, e DISCALCULIA.
Caratteristiche che definiscono il DSA
La principale caratteristica di definizione di questa “categoria nosografia”, è quella della “specificità”, intesa come un disturbo che interessa uno specifico dominio di abilità in modo significativo ma circoscritto, lasciando intatto il funzionamento intellettivo generale. In questo senso, il principale criterio necessario per stabilire la diagnosi di DSA è quello della “discrepanza” tra abilità nel dominio specifico interessato (deficitaria in rapporto alle attese per l’età e/o la classe frequentata) e l’intelligenza generale (adeguata per l’età cronologica). Dal riconoscimento del criterio della “discrepanza” come aspetto cardinale della definizione e della diagnosi di DSA, derivano alcune fondamentali implicazioni sul piano diagnostico:
1) necessità di usare test standardizzati, sia per misurare l’intelligenza generale, che l’abilità specifica;
2) necessità di escludere la presenza di altre condizioni che potrebbero influenzare i risultati di questi test, come:
A. menomazioni sensoriali e neurologiche gravi, disturbi significativi della sfera emotiva;
B. situazioni ambientali di svantaggio socio-culturale che possono interferire con un’adeguata istruzione.
1. la compromissione dell’abilità specifica deve essere significativa, che operazionalizzato significa inferiore a -2ds dai valori normativi attesi per l’età o la classe frequentata (qualora non coincida con l’età del bambino)
2. il livello intellettivo deve essere nei limiti di norma, che operazionalizzato significa un QI non inferiore a -1ds (equivalente a un valore di 85) rispetto ai valori medi attesi per l’età..