Quando si parla di disgrafia ci si riferisce a un disturbo specifico dell’apprendimento che ha a che fare con la capacità di scrivere numeri e parole. Questo significa che il bambino che ha questo problema vedrà l’uso del segno grafico compromesso in maniera abbastanza grave: ed ecco perché si avrà a che fare con una grafia disordinata, poco chiara, e che non risulta molto leggibile.
A differenza però della disortografia, che ha a che fare con l’incapacità di scrivere in maniera perfetta la parola da un punto di vista grammaticale, qui siamo di fronte a un deficit di natura motoria, che riguarda un processo di realizzazione dal punto di vista grafico. Teniamo presente infatti che il processo di scrittura si realizza facendo ricorso a tutta una serie di abilità che hanno a che fare con la coordinazione della mano e dell’occhio, nonché con delle abilità motorie che riguardano invece i movimenti che il bambino svolge nel momento in cui sta scrivendo. Inoltre un bambino quando non ha questo tipo di difficoltà di apprendimento manifesta rapidità nella scrittura, anche dal punto di vista motorio, nonché abilità visuospaziali.In un bambino che ha difficoltà di apprendimento, e quindi è disgrafico, queste abilità possono essere mancanti o comunque carenti. E tutto questo ovviamente genera tutta una serie di problematiche.Bisogna ricordare anche che però si tratta di un problema che non ha a che fare con un deficit cognitivo come nel caso degli altri disturbi di apprendimento come per esempio la discalculia o la dislessia perché in questo caso si tratta di un bambino la cui intelligenza è perfettamente normale. Differenze principali tra questo disturbo e la disortografia Abbiamo già visto come ci siano delle differenze con un altro disturbo dell’apprendimento, e cioè la disortografia che si caratterizza in realtà per la difficoltà di scrivere le parole e le frasi da un punto di vista sintattico grammaticale e ortografico. Volendo essere più specifici consiste nell’incapacità di applicare le regole di ortografia, oltre al fatto che si avrà un’altra grande difficoltà e cioè tradurre il suono parlato in un simbolo grafico. Possiamo dire quindi che si tratta di un disturbo che coinvolge la componente della lingua, mentre il disturbo a cui ci riferiamo oggi ha a che fare con un deficit di natura motoria. Per quanto riguarda invece i sintomi di un bambino disgrafico diciamo che soprattutto si noterà che produce testi scritti che sono poco leggibili, anche per lui che magari a un certo punto se dovesse rileggere dopo un po’ non riuscirebbe a capire cosa ha scritto. Un altro sintomo riguarda la lentezza nella scrittura, la quale sarà per il bambino una cosa molto faticosa. Altri segnali riguardano per esempio delle cose pratiche come l’eccessiva pressione sul foglio con la matita, con la penna, o anche righe e parole, che risulteranno disallineate o addirittura fluttuanti.Ma ancora si può notare una scrittura troppo lenta, nonché interruzioni, negli scatti e nel tratto e nella distanza tra le parole variabili. Altri sintomi rilevanti hanno a che fare con l’impugnatura scorretta della matita e della penna, e con lettere di dimensioni differenti, Però è giusto dire che non sempre sono segnali legati a un disturbo di apprendimento, e quindi bisogna indagare.
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